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sabato 7 marzo 2009

INTERVISTA A POZ.

intervista a Pozzecco da cronacaQui"
Parlo di una cosa che a me fa venire la pelle d'oca, lo ho giocato a basket in Serie A e mi ritengo fortunato di essere arrivato a quei livelli. Quanti ragazzi che giocano a pallacanestro ci arrivano? La cosa che preme a me, per quanto riguarda il progetto Armani Junior, è dar la possibilità ai ragazzi di giocare a pallacanestro, lo ho avuto latortuna di poter sperare di arrivare in Serie A perché c'erano 10 giocatori ma ora le cose sono cambiate. I dirigenti di Milano mi hanno preso per dare quell'entusiasmo che adesso manca: io voglio vedere i ragazzini, che seguono questo sport, con passione. Vogliamo far giocare i bambini a pallacanestro, se poi nasce Gallinari ben venga ma non partiamo dal presupposto che dobbiamo creare campioni. Perché non siamo così presuntuosi. Noi vogliamo prendere questo bacino di 53 società con le quali abbiamo iniziato a relazionarci ed elevare il loro livello: in questo modo concediamo ad un numero incredibile di bambini di avere la speranza di giocare a pallacanestro. E a quel punto abbiamo già vinto. Se Gallinari tosse nato a Milano, Siena, in Cina o in Uruguay sarebbe esploso lo stesso indipendentemente da chi lo allenava, lo sono eccitatissimo nel momento in cui parlo di questo progetto perché ci credo fortemente. I bambini devono anche vedere 6-7 giocatori italiani che giocano perché se vedono tutti stranieri in campo non si riconoscono. Sapete perché sono stato il più grande ambasciatore della pallacanestro italiana? Perché Meneghin era 2 metri e 10 e il bambino vedeva una sorta di distacco con questo. Chiariamo un concetto: lui è un monumento e io sono un pirla al confronto, ma io ho dato la possibilità a molti di crederci perché ero "normale". Noi siamo l'unica società in Italia che vuole creare entusiasmo e non ha la pretesa di vederci un guadagno. Non è mai successo. Noi vogliamo creare questo sia nel maschile che nel femminile. Chiedete a qualsiasi altra società se in passato è stato mai fatto qualcosa sia per il maschile che per il femminile. Per noi la pallacanestro è passione e divertimento: è giusto lottare per avere più italiani in campo ma se poi non c'è la brace sotto, questa stufa che alimenta e coccola i bambini, è inutile. Per intenderci: secondo me è molto più intelligente spendere soldi per un progetto del genere piuttosto che investire 20 milioni di euro per portare a Milano Papaloukas. Così si ragiona nel mondo dello sport, io ho ragionato così e sono un uomo felice".Michele Gazzetti

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