Bella partita quella disputata in trasferta a Bologna dagli over 40 sul campo del Park Hotel.
Senza un coach di ruolo ma fortemente determinati, grazie alle loro esperienze e ai loro trascorsi sapevano gestirsi autonomamente.
Nel primo tempo si assisteva all’esordio di Mangiarotti (che per la gioia prometteva pasticcini per tutti), che in coppia con Restelli, presidiava l’area o meglio “ la camera “ in maniera arcigna.
Fumagalli impostava il gioco, arrabbiandosi molto per le troppe palle perse (ai ai che dolore) al punto da chiedere….. l’intervento… del medico sociale Pinto, che consentiva la ripresa del gioco in tempi ragionevoli.
In panca o meglio ”sul divano della hall“ Saino, punito per aver dormito altrove, vedeva continui …sfondamenti …. non fischiati degli avversari contro Caserta, e si sbracciava incitando i compagni a reagire.
Natoli e Navarini con stile e classe se ne stavano seduti tranquilli in silenzio a vedere i loro compagni soccombere, fino al momento di indicare che era giunta l’ora di Magni, dato all’inizio probabile assente per il mal di trasferta, il quale contribuiva attivamente a tenere alto il morale della squadra, visto che le rotazioni di Vercesi e Picarelli non avevano effetto, in quanto stanchi e assonnati per la levataccia mattutina.
Nell’intervallo si cercava la svolta, Rivaroli si intratteneva con il grande Brunamonti alla ricerca del suggerimento giusto per superare il momento difficile, ma tornava sconsolato dicendo che non c’era speranza.
Inizia così la ripresa, ma si continua ad assistere alle continue….penetrazioni….subite da Caserta nell’uno contro uno, al punto da chiedere il cambio e l’aiuto da parte delle forze dell’ordine capitanate da Merga, che ripristinava prontamente la situazione.
A 5 minuti dalla fine, Fumagalli studiava la …strategia difensiva ….e imponeva la difesa 2 2 3 che era la “chiave” risolutiva per costringere a tiri forzati gli avversari, che distratti e indispettiti dalle notizie che giungevano in tempo reale pubblicate sul Blog da Pasculli, perdevano anche loro..palle…importanti, oltre che la partita.
Non entrati:
Del Vescovo e Dongiovanni, “assenti “ ingiustificati (non sanno che cosa si sono persi) e Pogliaghi, troppo impegnato con i ragazzi e sazio di riso in bianco e petto di pollo.
Concludendo …..se non ci fosse stato il cinghiale del Rulletto, tutto questo non sarebbe stato possibile.
Grazie a tutti, è stato proprio un bel week end …..alla prossima
Blogger
Senza un coach di ruolo ma fortemente determinati, grazie alle loro esperienze e ai loro trascorsi sapevano gestirsi autonomamente.
Nel primo tempo si assisteva all’esordio di Mangiarotti (che per la gioia prometteva pasticcini per tutti), che in coppia con Restelli, presidiava l’area o meglio “ la camera “ in maniera arcigna.
Fumagalli impostava il gioco, arrabbiandosi molto per le troppe palle perse (ai ai che dolore) al punto da chiedere….. l’intervento… del medico sociale Pinto, che consentiva la ripresa del gioco in tempi ragionevoli.
In panca o meglio ”sul divano della hall“ Saino, punito per aver dormito altrove, vedeva continui …sfondamenti …. non fischiati degli avversari contro Caserta, e si sbracciava incitando i compagni a reagire.
Natoli e Navarini con stile e classe se ne stavano seduti tranquilli in silenzio a vedere i loro compagni soccombere, fino al momento di indicare che era giunta l’ora di Magni, dato all’inizio probabile assente per il mal di trasferta, il quale contribuiva attivamente a tenere alto il morale della squadra, visto che le rotazioni di Vercesi e Picarelli non avevano effetto, in quanto stanchi e assonnati per la levataccia mattutina.
Nell’intervallo si cercava la svolta, Rivaroli si intratteneva con il grande Brunamonti alla ricerca del suggerimento giusto per superare il momento difficile, ma tornava sconsolato dicendo che non c’era speranza.
Inizia così la ripresa, ma si continua ad assistere alle continue….penetrazioni….subite da Caserta nell’uno contro uno, al punto da chiedere il cambio e l’aiuto da parte delle forze dell’ordine capitanate da Merga, che ripristinava prontamente la situazione.
A 5 minuti dalla fine, Fumagalli studiava la …strategia difensiva ….e imponeva la difesa 2 2 3 che era la “chiave” risolutiva per costringere a tiri forzati gli avversari, che distratti e indispettiti dalle notizie che giungevano in tempo reale pubblicate sul Blog da Pasculli, perdevano anche loro..palle…importanti, oltre che la partita.
Non entrati:
Del Vescovo e Dongiovanni, “assenti “ ingiustificati (non sanno che cosa si sono persi) e Pogliaghi, troppo impegnato con i ragazzi e sazio di riso in bianco e petto di pollo.
Concludendo …..se non ci fosse stato il cinghiale del Rulletto, tutto questo non sarebbe stato possibile.
Grazie a tutti, è stato proprio un bel week end …..alla prossima
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